Page 1873 - Shakespeare - Vol. 1
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GIULIA
Oh, buon signore, il mio padrone mi aveva incaricato di consegnare un
anello a Madonna Silvia; ed io, per mia negligenza, non l’ho fatto.
PROT EO
Dov’è l’anello, ragazzo?
GIULIA
Eccolo, è questo.
PROT EO
Ehi, fa’ vedere! Ma è l’anello che detti a Giulia!
GIULIA
Perdonatemi, signore: ho sbagliato,
questo è l’anello che mandaste a Silvia.
PROT EO
Ma come l’hai avuto? Questo lo detti a Giulia, alla partenza.
GIULIA
Giulia in persona me l’ha affidato,
Giulia in persona l’ha portato qui.
PROT EO
Cosa? Giulia?
GIULIA
Guardala bene, colei che bersagliavi di giuramenti
che lei serbava nel profondo del cuore.
Quante volte i tuoi spergiuri l’han colpita al centro!
Oh, Proteo, devi arrossire per questo mio costume!
Vergogna a te, se ho dovuto indossare
tale abito immodesto... ammesso ch’io mi debba vergognare
d’essermi, per amore, travestita.
Peccato è assai minore, agli occhi del pudore,
mutar di donna l’abito, che non dell’uomo il cuore.
PROT EO
Che non dell’uomo il cuore? È vero. Oh cielo! Se la costanza