Page 1610 - Shakespeare - Vol. 1
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DROMIO E.                                        Esce.

 Già, io compro la corda e mi assicuro
 mille frustate l’anno! 46

ANTIFOLO E.

                Ho fatto bene
 a fidarmi di voi: 47 ho atteso invano
 gioiello e gioielliere. Pensavate
 che la nostra amicizia rimanesse
 legata troppo a lungo alla catena?

ANGELO

 Avete sempre voglia di scherzare.
 Ecco il conto: notate il peso in oro,
 la finezza dell’opera, i carati,
 per tre ducati in più di quel che devo
 al signore laggiù. Vogliamo dunque
 soddisfarlo all’istante? Sta partendo,
 non può aspettare più.

ANTIFOLO E.

                Ma questa somma
 non l’ho con me, e del resto, un altro impegno
 mi trattiene in città. Mio buon signore,
 passate a casa mia, con la catena,
 e chiedete a mia moglie di pagarla;
 forse anch’io ci sarò, e prima di voi.

ANGELO

 Portatele voi stesso la catena,
 in questo caso.

ANTIFOLO E.

                Ma potrei far tardi.

ANGELO

 E va bene, ridatemela. L’avete?

ANTIFOLO E.
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