Page 1384 - Shakespeare - Vol. 1
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PET RUCCIO

 Io dico che è la luna.

CAT ERINA

           Io so che è la luna.

PET RUCCIO

 Ma no, tu menti. È il sole benedetto.

CAT ERINA

 Allora, Dio benedetto, è il sole benedetto.
 Ma non è il sole, quando dite che non lo è,
 e la luna cambia quando cambiate parere.
 Quello che vorrete chiamarlo esso sarà,
 e giusto quello sarà per Caterina. 278

ORT ENSIO

 Va’ là, 279 Petruccio, hai vinto la battaglia.

PET RUCCIO

 Bene, proseguiamo. Così deve rotolare la boccia, 280
 e non in modo snaturato contro l’inclinazione.
 Ma zitti, arriva della gente.

                                      Entra Vincenzo.
 [A Vincenzo.] Buon giorno, gentile signora, dove andate?
 Dimmi, cara Kate, e dimmi sinceramente,
 hai mai visto più avvenente gentildonna?
 Che contrasto di bianco e rosso sulle sue guance!
 Quali stelle ravvivano il cielo con una bellezza
 pari a quegli occhi su quel viso celestiale?
 Vezzosa damigella, ancora una volta buon giorno.
 Cara Kate, abbracciala per la sua bellezza.

ORT ENSIO

 Farà infuriare quell’uomo, farlo passare per donna. 281

CAT ERINA

 Bella, fresca, soave e fiorente verginella,
 dove te ne vai, o qual è la tua dimora?
 Felici i genitori d’una bimba così bella,
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