Page 1007 - Shakespeare - Vol. 1
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di fronte a miti istanze, Dio in cielo non voglia
che noi violiamo il santo privilegio
del santuario benedetto! Nemmeno per tutto questo regno
vorrei macchiarmi d’una colpa così grave.
BUCKINGHAM
Monsignore, siete troppo caparbiamente irragionevole,
troppo puntiglioso osservante della tradizione.
Impadronendovi della sua persona, non violate il santuario,
se considerate la cosa alla luce di questi rei tempi.
Il beneficio dell’asilo è sempre concesso
a quanti se lo son meritato con la loro condotta,
ed a coloro che hanno il senno per reclamarlo.
Questo principe non l’ha né meritato né reclamato;
perciò, a parer mio, non può fruirne.
Portando via di là, perciò, uno che è come non vi si trovasse,
voi non violate alcun privilegio o statuto.
Ho sentito spesso parlare di uomini con diritto d’asilo
ma mai prima d’ora di bambini con quel diritto.
CARDINALE
Monsignore, per una volta mi arrendo alla vostra opinione.
Andiamo, lord Hastings, venite con me?
HAST INGS
Vengo, monsignore.
PRINCIPE
Gentili signori, fate più svelti che potete.
Escono il Cardinale e Hastings.
Dite, zio Gloucester, se verrà nostro fratello,
dove risiederemo sino all’incoronazione?
RICCARDO
Dove più aggrada alla vostra regale persona.
Se posso darvi un consiglio, per un paio di giorni
vostra Altezza riposerà nella Torre;
poi, dove vorrete e sarà giudicato più conveniente,
per la vostra salute e il vostro piacere.