Page 1005 - Shakespeare - Vol. 1
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ATTO III EN

                                 Scena I EN

 Squillano le trombe. Entrano il principe Edward, i duchi di Gloucester e
    di Buckingham, il lord Cardinale [Bourchier], [Catesby] ed altri.

BUCKINGHAM

 Benvenuto a Londra, la vostra capitale, amato principe.

RICCARDO

 Benvenuto, caro cugino, sovrano dei miei pensieri.
 La stanchezza del viaggio v’ha reso malinconico.

PRINCIPE

 No, zio, sono state le contrarietà del viaggio
 a renderlo tedioso, faticoso e pesante.
 Mi mancano altri zii a darmi il benvenuto.

RICCARDO

 Principe amato, la virtù immacolata dei vostri anni
 non ha ancora sondato le frodi del mondo,
 né sa ancora distinguere, d’un uomo,
 altro che l’apparenza esteriore, la quale, Dio sa,
 di rado o mai s’accorda con l’animo suo.
 Quegli zii, di cui sentite la mancanza, erano pericolosi;
 vostra Grazia prestava ascolto alle loro parole mielate
 ma non osservava il veleno dei loro cuori.
 Dio vi protegga da loro e da amici falsi come loro!

PRINCIPE

 Dio mi protegga da amici falsi... ma essi non lo erano.

                         Entra il lord Sindaco [con seguito].

RICCARDO
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