Page 1001 - Shakespeare - Vol. 1
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Y ORK

 Sì, mamma, ma preferirei di no.

DUCHESSA

 Perché, nipote caro? È bello crescere.

Y ORK

 Nonna, una sera mentre sedevamo a cena,
 mio zio Rivers parlava di come io crescevo
 più di mio fratello, «sì», disse mio zio Gloucester,
 «le piante minute hanno bellezza, le erbacce grosse crescon con

      sveltezza».
 E da allora penso che preferirei non crescere svelto,
 dato che i fiori profumati son lenti a crescere e l’erbacce fanno in fretta.

DUCHESSA

 Per la verità, la massima non s’è avverata
 in colui che te l’ha citata.
 Quando era piccolo, egli fu la creatura più meschina,
 ci mise tanto a crescere e così lentamente
 che se fosse vera la sua regola, dovrebbe esser pieno di grazia.

ARCIVESCOVO

 E lo è senza dubbio, mia graziosa signora.

DUCHESSA

 Spero che lo sia, e nondimeno lasciate che una madre dubiti.

Y ORK

 In fede mia, se me ne fossi ricordato,
 avrei potuto dare una stoccata a sua Grazia mio zio
 che toccasse più da vicino la sua crescita ch’egli non toccasse la mia.

DUCHESSA

 E come, mio piccolo York? Fammela sentire, ti prego.

Y ORK

 Diamine, dicono che mio zio crescesse così presto dalla nascita
 che, dopo due ore, già poteva rosicchiare una crosta di pane;
 ci vollero più di due anni prima ch’io mettessi un dente.
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