Page 605 - Galileo. Scienziato e umanista.
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74   Gingerich  [1993],  pp.  274-84;  Pizzamiglia  [2004],  pp.  167,  169;  Bucciantini

                [1995], pp. 44-48, 103; Shea e Artigas [2003], pp. 85-87; Lerner [2005], pp. 382-83.
                    75
                       Baldini [2000], pp. 331-38, 362.
                    76
                       Ibid., pp. 352-54. Cfr. Spini [1996], pp. 36-37 e [1972], pp. 432, 436.
                    77  Lettera del 4 marzo 1616 (OG 12, pp. 242-43); Shea e Artigas [2003], pp. 80-81.
                    78  Galileo a Picchena, 6 marzo 1616; OG 12, pp. 243-44; Finocchiaro [1989], pp.

                150-51.
                    79
                       Il poco lusinghiero ritratto di Paolo è di Sarpi, in una lettera del 28 ottobre 1611:
                Benrath [1909], p. 59
                    80  Galileo a Picchena, 12 marzo 1616; OG 12, pp. 247-49; Finocchiaro [1989], pp.

                151-53.

                    81
                       Certificato, 26 maggio 1616; OG 19, p. 348; Finocchiaro [1989], p. 153; Spini
                [1996], p. 35; lettere a Galileo da Castelli, 20 aprile, e Sagredo, 23 aprile 1616 (OG 12,

                pp. 254, 257-58).
                    82
                       Bucciantini [2005], pp. 23, 39-43, 53-59.
                    83
                       Beretta [1998], 267-78; Bucciantini [1995], pp. 48, 52.
                    84  Castelli a Galileo, 16 marzo 1630 (OG 14, p. 88), in cui si riporta il resoconto

                fatto da Campanella di una sua conversazione con Barberini, futuro papa. Campanella:

                alcuni tedeschi hanno deciso di non convertirsi a Roma a causa del decreto del 1616. Il
                papa: «non è mai stata nostra intenzione». Cfr. Bolzoni [1989], p. 306.
                    85  Bianchi [2001], pp. 578-82; Giobbe 38,4-6.

                    86  Milton, Paradiso perduto, VIII, 73-80.
                    87
                       OG 4, p. 50.
                    88
                       OG 5, p. 130. Cfr. Carugo e Crombie [1983], pp. 46-51.
                    89  Buonamici, citato in Helbing [1976], p. 53; Waterworth [1848], Sessione 13,

                canoni 1-2, p. 82; Michele Camerota [2004], pp. 408-10.

                    90
                        Speller  [2008],  pp.  392-95,  sostiene  che  poiché  tale  manipolazione  sarebbe
                ingannevole,  l’assoluta  bontà  di  Dio  la  impedirebbe.  Ma  poiché  le  nostre  idee  di

                ragione e di giustizia non limitano le Sue azioni, è improbabile che lo faranno le nostre
                idee di decoro.

                    91  Oreggi, De Deo uno tractatus primus [1629], in Favaro [1992], vol. II, 614-17.
                Lo scambio va oltre la lettera del resoconto di Oreggi, passando da «non intendo dire»

                a «i nostri sensi», ma non ne cambia lo spirito.
                    92  Bacone [1625, 1996], p. 28.
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