Page 573 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
P. 573

risponde  al  polo  della  Terra,  non  è  una  stella  o  altra  cosa  fissa  del
          firmamento,  ma  è  quel  punto  nel  quale  va  a  terminar  l’asse  terrestre

          dirittamente prolungato sin là, il qual punto non è fisso, ma ubbidisce
          alle  mutazioni  che  facesse  il  polo  terreno:  e  però  Ticone  o  altri,  che

                                         avevano  portato  questa  instanza,  dovevano  dire
            Al moto annuo
                                         che  a  tal  movimento  della  Terra,  quando  vero
            della Terra può
                                         fusse, si dovrebbe conoscere ed osservar qualche
            seguir mutazione in
                                         diversità nell’alzamento ed abbassamento non del
            qualche stella fissa,
                                         polo, ma di alcuna stella fissa verso quella parte
            non nel polo.
                                         che risponde al nostro polo.
          SIMP. Già intendo benissimo l’equivoco preso da costoro, ma non però

          mi si toglie la forza, che mi par grandissima, dell’argomento portato in
          contrario,  quando  si  riferisca  alla  mutazion  delle  stelle,  e  non  più  del

          polo: atteso che, se il movimento della galera, di 60 miglia solamente, mi
          fa alzarsi una stella fissa per un grado, come non potrà molto più venirmi
          una simil mutazione, ed anco maggiore assaissimo, quando la galera si

          trasportasse verso la medesima stella per tanto spazio quant’è il diametro
          dell’orbe magno, che voi dite esser il doppio di quello che è dalla Terra

          al Sole?
          SAGR. Qui, Sig. Simplicio, ci è un altro equivoco, il quale veramente voi

                                               intendete, ma non vi sovviene l’intenderlo; ed
            Si rivolge l’equivoco
                                               io  cercherò  di  ricordarvelo.  Però  ditemi:  Se
            di chi crede che

            al moto annuo si                   quando, doppo avere aggiustato il quadrante a
                                               una  stella  fissa,  e  trovato,  v.  g.,  la  sua
            de’ far gran mutazione

            circa l’elevazione d’una           elevazione  esser  40  gradi,  voi,  senza
                                               muovervi  di  luogo,  inclinaste  il  lato  del
            stella fissa.
                                               quadrante,  sì  che  la  stella  rimanesse  elevata

          sopra quella dirittura, direte voi perciò la stella aver acquistato maggior
          elevazione?

          SIMP.  Certo  no,  perché  la  mutazione  si  è  fatta  nello  strumento,  e  non
          nell’osservatore, che abbia mutato luogo movendosi verso quella.

          SAGR.  Ma  quando  voi  navigate  o  camminate  sopra  la  superficie  della
          Terra, direste voi che nel medesimo quadrante non si facesse mutazione
          alcuna,  ma  si  conservasse  sempre  la  medesima  elevazione  rispetto  al

          cielo, tuttavolta che voi stesso non l’inclinaste, ma lo lasciaste stare nella
          prima costituzione?

          SIMP.  Lasciate  ch’io  ci  pensi  un  poco.  Direi  senz’altro  che  non  la
          conservasse,  per  esser,  il  viaggio  ch’io  fo,  non  in  piano,  ma  sopra  la



                                                          573
   568   569   570   571   572   573   574   575   576   577   578