Page 1991 - Giorgio Vasari
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è  detto  di  Santa  Maria  Novella,  vi  si  faccino  quattordici  cappelle  a
               canto al muro, con maggior spesa et ornamento che le su dette, per
               essere questa chiesa molto maggiore che quella. Nelle quali tavole,
               accompagnando le due del Salviati e Bronzino, ha da essere tutti i
               principali misterii del Salvatore dal principio della sua Passione insino

               a che manda lo Spirito Santo sopra gl'Apostoli. La quale tavola della
               missione dello Spirito Santo, avendo fatto il disegno delle cappelle et
               ornamenti di pietre, ho io fra mano per Messer Agnolo Biffoli generale

               tesauriere  di  questi  signori  e  mio  singolare  amico.  Ho  finito  non  è
               molto  due  quadri  grandi,  che  sono  nel  magistrato  de'  nove
               conservadori  a  canto  a  San  Piero  Scheraggio,  in  uno  è  la  testa  di
               Cristo e nell'altro una Madonna.

               Ma perché troppo sarei lungo a volere minutamente raccontare molte
               altre pitture, disegni che non hanno numero, modelli e mascherate

               che ho fatto, e perché questo è a bastanza e da vantaggio, non dirò
               di me altro, se non che per grandi e d'importanza che sieno state le
               cose  che  ho  messo  sempre  innanzi  al  duca  Cosimo,  non  ho  mai
               potuto  aggiugnere,  non  che  superare  la  grandezza  dell'animo  suo,

               come  chiaramente  vedrassi  in  una  terza  sagrestia,  che  vuol  fare  a
               canto  a  San  Lorenzo,  grande  e  simile  a  quella  che  già  vi  fece
               Michelagnolo, ma tutta di varii marmi mischi e musaico, per dentro
               chiudervi,  in  sepolcri  onoratissimi  e  degni  della  sua  potenza  e

               grandezza,  l'ossa  de'  suoi  morti  figliuoli,  del  padre,  madre,  della
               magnanima duchessa Leonora sua consorte e di sé. Di che ho io già
               fatto  un  modello  a  suo  gusto,  e  secondo  che  da  lui  mi  è  stato
               ordinato, il quale mettendosi in opera farà questa essere un nuovo

               mausoleo magnificentissimo e veramente reale.
               E fin qui basti aver parlato di me, condotto con tante fatiche nella età

               d'anni  cinquantacinque,  e  per  vivere  quanto  piacerà  a  Dio  con  suo
               onore et in servizio sempre delli amici e quanto le mie forze potranno
               in uno commodo et augumento di queste nobilissime arti.



               FINE DELLA VITA DI G. V., PITTORE ET ARCHITETTO ARETINO
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