Page 1930 - Shakespeare - Vol. 4
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               No, non chiedermi di giustificare i torti

               che la tua crudeltà al mio cuore infligge;
               feriscimi a parole, ma non con i tuoi occhi;
               arma la lealtà e non uccidermi d’inganno.
               Dimmi che ami altri, ma quando son con te,

               cuor mio, non lanciare occhiate attorno:
               perché ferir d’astuzia, quando il tuo potere
               vince oltre misura la mia difesa esausta?
               Così potrei scusarti: il mio amore ben conosce

               che i suoi seducenti sguardi mi furono fatali,
               perciò ella distoglie dal mio viso i miei nemici
               perché possano scagliare i loro dardi altrove:
                               ma no, non far così, poiché son prossimo alla fine

                               trafiggimi di sguardi e spegni questa angoscia.
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