Page 1932 - Shakespeare - Vol. 4
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               A dire il vero io non t’amo coi miei occhi

               perché in te notano un’infinità di colpe;
               solo il mio cuore ama quanto essi sdegnano
               e a dispetto loro, è lieto del suo ardore.
               Né il mio udito si delizia al tono della tua voce,

               né il mio sentimento è prono a volgar lussuria,
               né il gusto o l’olfatto voglion essere invitati
               a un erotico banchetto soltanto col tuo corpo:
               ma né i miei cinque spiriti o i miei cinque sensi

               possono dissuadere dall’amarti un pazzo cuore
               che lascia incontrollata questa parvenza d’uomo
               perché schiava sia e vassalla del tuo superbo cuore:
                               ma io volgo a privilegio questa mia sventura

                               perché godo la penitenza di chi mi fa peccare.
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