Page 1887 - Shakespeare - Vol. 4
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Si dice che tua colpa è gioventù o leggerezza,
ma anche che tua grazia è verde età e seduzione;
così pregi e difetti da ognuno son graditi:
le colpe tu trasformi in grazie affascinanti.
Come al dito di una regina in trono
il più misero gioiello è stimato di gran pregio,
così quelle pecche che in te sono ben chiare
trasferite alla virtù diventano virtuose.
Quanti agnelli adescherebbe il fero lupo
se in agnello tramutasse il suo sembiante!
Quanti ammiratori potresti tu ingannare
se usassi il fascino di ogni tuo potere!
Ma non lo fare: io ti voglio così bene
e ti sento tanto mio che mio è il tuo buon nome.