Page 1883 - Shakespeare - Vol. 4
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               Fa’ pure del tuo peggio per sfuggirmi,

               tu in me vivrai per tutta la mia vita
               e vita non durerà più a lungo del tuo amore,
               perché sol da questo affetto essa dipende.
               Quindi temer non devo il peggior dei torti

               quando nel più piccolo la mia vita ha fine;
               mi par di meritare miglior sorte
               di quella che è in balìa dei tuoi capricci.
               Non puoi torturarmi con la tua incostanza

               perché nel tuo disdegno muore la mia vita:
               o che beato titolo solo io posseggo,
               felice del tuo amore, felice di morire!
                               Ma esiste felicità che nuvole non tema?

                               Tu potresti ingannarmi ed io non saperlo.
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