Page 1854 - Shakespeare - Vol. 4
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Per quando il mio amor sarà come or son io,
offeso e logorato dall’atrocità del Tempo;
quando l’ore le sue vene avran svotato e la sua fronte
sarà rughe e grinze; quando il suo giovane mattino
sarà giunto all’erta notte della vecchia età,
e tutte le bellezze delle quali oggi è sovrano
andranno dileguandosi o saranno ormai svanite,
portandosi via il tesoro della sua primavera:
per quel terribile momento devo erigermi a difesa
contro la crudele lama della distruggente età,
perché non possa mai recider da memoria
la bellezza del mio caro amore, pur se dovrà morire:
il suo splendore trasparirà da queste linee nere,
esse vivranno, ed egli in esse, eternamente verde.