Page 2975 - Shakespeare - Vol. 3
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Che il commercio ti rovini, se non lo fanno gli dei!



              MERCANTE
          Se mi rovina il commercio, mi rovinano gli dei!



              APEMANTO
          Il commercio è il tuo dio, e il tuo dio ti rovini!


                                      Suono di trombe. Entra un Messaggero.



              TIMONE
               Che trombe sono queste?



              MESSAGGERO
               È Alcibiade con la sua salda schiera

               di quasi venti cavalieri.


              TIMONE

               Riceveteli, vi prego. Guidateli da noi.
                                                                                       [Escono alcuni Servi]
               Dovete mangiare con me.
               Non ve ne andate, devo ringraziarvi.

               Finito il pranzo, mostratemi questo pezzo.
               Vedervi mi dà gioia.
                                             Entrano Alcibiade e seguito.
               Benvenuto, signore!



              APEMANTO

               Bene, bene! Siano le vostre
               agili giunture contratte
               e consumate dai dolori! Ah, che tra questi
               mielati farabutti ci debbano essere
               così poco amore e tante smancerie!

               La stirpe dell’uomo è degenerata
               in scimmie e babbuini.



              ALCIBIADE
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