Page 2971 - Shakespeare - Vol. 3
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TIMONE
Buon giorno a te, gentile Apemanto.
APEMANTO
Te lo darò, il tuo buon giorno, quando io
sarò gentile, tu il cane di Timone
e queste canaglie uomini onesti.
TIMONE
Perché li chiami canaglie? Non li conosci.
APEMANTO
Non sono Ateniesi?
TIMONE
Sì.
APEMANTO
Allora non mi pento.
GIOIELLIERE
Mi conoscete, Apemanto?
APEMANTO
Lo sai che ti conosco. Ti ho chiamato col tuo nome.
TIMONE
Sei superbo, Apemanto.
APEMANTO
Di nulla tanto quanto di non essere come Timone.
TIMONE
Dove stai andando?
APEMANTO
A spappolare il cervello a un Ateniese onesto.