Page 2963 - Shakespeare - Vol. 3
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Entrano alcuni Senatori che vanno da Timone.
PITTORE
Che seguito ha questo signore!
POETA
I senatori di Atene, beati loro!
PITTORE
Guardate, ne vengono altri!
POETA
Che afflusso, che mare di visitatori!
Nel mio rozzo lavoro io ho modellato
un uomo che da questo mondo inferiore
è stretto e abbracciato con smisurata passione.
La mia libera vena non si arresta al particolare
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ma naviga in un oceano di cera: nessuna
malizia deliberata infetta
una sola virgola del corso ch’io seguo
ma esso vola, audace, con volo d’aquila
e avanza senza lasciare traccia.
PITTORE
Come capirvi?
POETA
Vi spiegherò. Voi vedete
come tutte le condizioni, tutte le inclinazioni
di esseri sia viscidi e insinceri sia
di austera e grave qualità, offrano
i loro servigi al nobile Timone:
la sua vasta ricchezza, che si unisce
alla sua natura buona e generosa,
conquista ogni specie di cuori e li offre
al suo amore e al suo servizio −
sì, dall’adulatore dal viso di specchio