Page 2275 - Shakespeare - Vol. 2
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ne dà Plutarco, così come fa per il carattere di Antonio, qui messo a contrasto col suo dallo stesso
                 Bruto, un carattere eccessivo, amante dei bagordi, delle feste, degli spettacoli, delle donne.
              20 I, ii, 35-36 La metafora è tratta dall’equitazione, dal modo di tenere a freno un cavallo con durezza.

              21 I,  ii,  51-62  Cassio  si  prepara,  con  questa  metafora  percettiva,  a  fare  lui  da  specchio  all’incerto
                 Bruto,  in  un  gioco  tra  l’occhio  soggettivo  e  l’occhio  dell’altro  che  solo  può  rimandare  l’immagine
                 autentica  del  primo,  nonché  l’immagine  interna  del  suo  io  morale.  Nella  sua  seduzione  politica  di
                 Bruto, egli rassomiglia, per modalità argomentative e metaforiche, a Iago nella sua tentazione tutta
                 psicologica e privata di Otello. Nel gioco di riflessi, si noti, in questo scambio e nelle battute subito
                 successive, l’enfasi sul pronome di seconda persona da parte di Cassio che incalza Bruto, e la difesa
                 all’interno del pronome di prima persona da parte di Bruto che cerca vanamente di arroccarsi in se
                 stesso. Nei vv. 55-78, Cassio usa you o your o yourself ben 14 volte, e Bruto, nella sua difesa ai
                 vv. 63-65, usa me, myself, me.

              22 I, ii, 66 Il senso di Therefore qui può essere il comune ‘quindi’, ‘perciò’, a conclusione dell’argomento
                 che Cassio stesso aveva sviluppato nella sua battuta precedente − e allora egli non terrebbe alcun
                 conto  della  guardinga  domanda  di  Bruto  −  ma  può  anche  essere  connesso  a  quella  domanda
                 significando ‘per questo, per quanto concerne i pericoli di cui parli, eccomi pronto a parlarne’.
              23 I, ii, 72 common laughter: letteralmente ‘una comune risata’; metonimia per ‘buffone qualsiasi’.
              24 I, ii, 78 Si ha qui una delle molte indicazioni, nel dramma, che anche i repubblicani, che si muovono
                 nel nome del popolo contro le ambizioni assolutistiche di Cesare, hanno una visione tutto sommato
                 sdegnosa del popolo, un atteggiamento elitario.
              25 I, ii, 78 didascalia Arrivano segnali dallo spettacolo pubblico che sta avendo luogo fuori scena. Sono
                 segnali di festa e di acclamazione, il cui riferimento resta per ora sospeso. Shakespeare li utilizza per
                 portare  suspense  in  questa  scena  e  per  stringere  i  tempi  del  convincimento  di  Bruto,  il  quale
                 interpreta  erroneamente  quei  segnali  come  urlo  del  popolo  che  si  accinge  a  incoronare  Cesare;
                 mentre, come vedremo, sta avvenendo esattamente il contrario.
              26 I, ii, 92 Cassio sta arrivando al punto, e si noti come qualifichi come sua la storia della congiura che
                 si accinge ad esporre, e il cui soggetto è l’onore. In Plutarco, il formarsi della congiura è molto più
                 articolato e collettivo, e Cassio ricopre una parte importante ma non esclusiva. Per esigenze di ritmo
                 drammatico, ma anche in osservanza del codice culturale del tempo per cui la cospirazione contro il
                 potere stabilito era sempre vista come atto di per sé negativo, Shakespeare addossa al solo Cassio
                 la responsabilità di promuovere la rivolta contro Cesare, e lo tratteggia, in questa scena, come un
                 personaggio  retoricamente  assai  abile,  ma  moralmente  ambiguo,  e  mosso  non  meno  da
                 risentimenti  personali  (come  d’altronde  lo  aveva  ritratto  anche  Plutarco)  che  da  convincimenti
                 ideologici.
              27 I,  ii,  100-115  È  tutto  uno  svilimento  del  presunto  eroe  e  una  superba  amplificazione  epica  di  se
                 stesso.
              28 I, ii, 122 La metafora è quella del soldato che diserta le proprie bandiere: colour sta per ‘stendardi’
                 come per ‘colori’, in questo caso delle labbra che si sbiancano.
              29 I,  ii,  128-131  In  tutta  questa  riduzione  di  Cesare  a  uomo  debole,  piccolo  vigliacco,  ragazzetta
                 malata,  emerge  il  malanimo  di  Cassio,  che  non  porta  alcuna  seria  argomentazione  ideologica,
                 dimostrando solo che Cesare non è all’altezza del ruolo di capo assoluto che vorrebbe ricoprire, e
                 che  pertanto  non  è  giusto  che  egli  sia  il  solo  a  portare  la  palma.  Sembrerebbe  che  Cassio  sia
                 interessato più a un governo oligarchico, in cui egli stesso sia compreso, che non a un autentico
                 regime repubblicano.
              30 I, ii, 131 didascalia Ancora un segnale dall’altra scena fuori campo, un segnale da interpretare, il cui
                 quoziente drammatico si fa ancora più alto. E si osservi come risuoni esattamente in concomitanza
                 con la conclusione di Cassio che fa prevedere l’avvento di una monarchia: And bear the palm alone.
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