Page 2100 - Shakespeare - Vol. 2
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e quando ha estratto il suo ferro maledetto,
               osservate come il sangue di Cesare l’ha inseguito,
               quasi precipitandosi all’aperto ad accertarsi
               se era stato Bruto o no a battere così snaturatamente,

               perché Bruto, come sapete, era l’angelo di Cesare.
               Giudicate voi, oh dèi, quanto caramente Cesare l’amava.
               Questo fu, di tutti, il taglio più crudele;
               perché quando il nobile Cesare lo vide vibrare il colpo,

               l’ingratitudine, più forte delle armi dei traditori,
               lo vinse del tutto; allora scoppiò il suo cuore possente,
               e, coprendosi il volto col mantello,
               proprio ai piedi della statua di Pompeo,

               che per tutto quel tempo mandò sangue, il grande Cesare
               cadde. Oh, che caduta fu quella, miei concittadini!
               Allora io, e voi, e noi tutti quanti cademmo,
               mentre il tradimento sanguinario trionfava su di noi.

               Oh, ora voi piangete, e sento che provate
               la forza della pietà. Queste sono lacrime giuste.
               Anime gentili, perché piangete solo a guardare
               la veste ferita del nostro Cesare? Guardate qui!

               Qui c’è lui stesso, sfigurato,       122   come vedete, dai traditori.



              PRIMO PLEBEO
               Oh, spettacolo pietoso!



              QUARTO PLEBEO
                               Oh, nobile Cesare!



              TERZO PLEBEO
          Oh, tristissimo giorno!



              QUINTO PLEBEO
               Traditori! Canaglie!



              PRIMO PLEBEO
                               Oh, vista sanguinosa!
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