Page 2077 - Shakespeare - Vol. 2
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Tu hai una supplica per Cesare, non è vero?



              INDOVINO
               Ce l’ho, signora, se piacerà a Cesare
               essere così buono con Cesare da ascoltarmi:
               lo scongiurerò di badare al suo bene.



              PORZIA
               Perché, sai che gli si voglia fare del male?



              INDOVINO
               Nessun male che io conosca per certo, molto male che temo

               possa accadere. Buon giorno a voi. La strada qui è stretta.
               La folla che segue Cesare alle calcagna, senatori,
               pretori, comuni postulanti, farà una tale calca

               da ammazzare, quasi, uno debole come me.
               Mi porterò in un posto più sgombro, e lì
               parlerò al grande Cesare mentre passa.
                                                                                                           Esce.



              PORZIA
               Devo rientrare. Ahimè, che debole cosa

               è il cuore di una donna! Oh, Bruto,
               ti aiutino i cieli nella tua impresa!
               Il ragazzo mi ha udito di sicuro. Bruto ha una supplica
               che Cesare non gli accorderà. Oh, svengo.

               Corri, Lucio, e ricordami al mio signore;
               digli che sto bene. Torna poi da me
               e fammi sapere che cosa ti ha detto.
                                                                                     Escono da varie parti.
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