Page 1887 - Shakespeare - Vol. 2
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Silenzio, oh! Vieto la confusione.
A me por conclusione
a eventi così strani.
Voi otto, unite le mani
nel nodo d’Imene,
se il vero il vero contiene. 29
Tu e tu, stizza non separi.
Tu e tu siete cuore in cuore.
E tu, con lui concorda,
se non vuoi lei per signore.
Tu e tu, uniti in eterno
come maltempo e inverno.
E mentre a Imene si canta
nutritevi di domande,
e la ragione smorzi
l’incanto dei nostri incontri,
ed ogni cosa abbia fine.
Canzone.
Nozze, serto di Giunone,
desco e letto, sacra unione,
le città popola Imene!
A lui dunque molto onore,
grande onore, fama e lode!
Evviva Imene, dio delle città!
IL VECCHIO DUCA
O mia cara nipote, benvenuta!
Come fossi mia figlia, tale e quale.
FEBE
(a Silvio)
Non mi rimangio la parola data.
Sei mio, la fedeltà con te mi affiata.
Entra Jaques de Boys.