Page 657 - Shakespeare - Vol. 1
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RICCARDO
Con le armi in pugno rimaniamo in questo luogo.
WARWICK
Questo sarà chiamato il Parlamento di Sangue,
a meno che il Plantageneto, Duca di York, non sia re
e non venga deposto l’imbelle Enrico, la cui vigliaccheria
ci ha reso proverbiali ai nostri nemici.
Y ORK
Dunque non abbandonatemi. Miei lord, siate decisi: è mia intenzione
prendere possesso di ciò che mi spetta di diritto.
WARWICK
Né il re né colui che lo ama di più,
il più superbo sostenitore dei Lancaster,
osa muovere penna, se Warwick fa risuonare i campanelli. 3
Pianterò Plantageneto: lo sradichi chi vuole osare.
Deciditi, Riccardo: reclama la corona d’Inghilterra.
[York si siede sul trono.]
Squilli di tromba. Entrano Re Enrico, Clifford, Northumberland,
Westmorland, Exeter e il resto del seguito [che porta sul cappello la rosa
rossa].
RE ENRICO
Miei signori, guardate dove siede il ribelle pervicace,
proprio sul seggio regale. Forse egli intende,
sostenuto dal potere di Warwick, quel falso pari,
aspirare alla corona e regnare da sovrano.
Conte di Northumberland, ha ucciso tuo padre,
e il tuo, Lord Clifford; entrambi avete giurato vendetta
su di lui, sui figli, sui seguaci, sugli amici suoi.
NORT HUMBERLAND
Il cielo si vendichi su di me, se non avrò vendetta.
CLIFFORD
La stessa speranza induce Clifford a portare un lutto d’acciaio.