Page 2719 - Shakespeare - Vol. 1
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64 III, ii, 144 Il “principesco candore” è, naturalmente, la mano di Elena, e il termine “principesco” è
    adoperato per indicare il “massimo” della qualità. “Sigillo”, come “pegno”, “promessa”.

65 III, ii, 213-14 Allude agli stemmi gentilizi ove due emblemi, di famiglie diverse, vengono raffigurati
    in uno, dopo un matrimonio. L’insieme veniva spesso coronato da un elmo.

66 III, ii, 248 Con ogni probabilità a questo punto Demetrio pone mano alla spada.

67 III, ii, 255 Withdraw indica l’invito a portarsi in disparte per sostenere una discussione privata, o
    - come nel nostro caso - un duello.

68 III, ii, 257-59 Il testo inglese, da noi prescelto, segue - come sappiamo - il Q1; preservato dal
    Brooks anche qui ove egli pur riconosce un sicuro guasto. I vv. 257-58 hanno poco senso, e il v.
    257 ha un accento in meno. Fra l’altro, non è neppure plausibile che Shakespeare, a questo suo
    stadio di maturità tecnica, tollerasse un enjambement come he’ll / Seem. Il Q2 allinea le battute
    come segue:

    DEMET RIUS
    No, no: he’ll seem to break loose;
    Take on as you would follow...

    lasciando irrisolta sia la questione del senso che quella del pentametro difettoso.
    F invece emenda così:

    DEMET RIUS
    No, no, Sir, seeme to breake loose;
    Take on as you would follow...

    ma l’emendamento è goffo, e neppure è plausibile uno scambio da parte del compositore di he’ll
    per Sir.
    Sulla crux dei vv. 257-58 si sono esercitati molti commentatori, offrendo varie proposte. Già
    Horace Howard Furness, in A Midsummer Night’s Dream, A New Variorum Edition of
    Shakespeare, 1895, ne elenca sedici. Un primo gruppo di emendamenti riguarda il tentativo di
    completare il pentametro:

    No, no, heele but
    he’ll only
    he’ll not stir
    he’ll not budge
    he’ll not come

    Un secondo gruppo è costituito da chi ha pensato che la seconda parte del v. 257 sia una
    battuta di Ermia, il cui nome, presente nel manoscritto, sarebbe poi caduto nel testo a stampa
    (Q1). Ad esempio, E.K. Chambers, A Midsummer Night’s Dream, ed. by E.K.C. Warwick
    Shakespeare, 1897:

    HERMIA
    No, no; he’ll...
    DEMET RIUS
    Seem to break loose...

    La traduzione, completata da una opportuna didascalia, sarebbe allora:

    LISANDRO
    Vattene, Etiope!
    ERMIA
    (trattenendo Lisandro)
    No, no lui...
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