Page 2542 - Shakespeare - Vol. 1
P. 2542
ATTO I EN
Scena I EN
Entrano Teseo, Ippolita, (Filostrato), e il Seguito.
T ESEO
Oh bella Ippolita, l’ora delle nostre nozze
s’avvicina con passo veloce. Quattro giorni lieti ancora 1
e sorgerà la luna nuova. Ma con quanta lentezza
cala questa vecchia luna! Essa ritarda l’appagamento
dei miei desideri, come matrigna, o ricca vedova,
che, indugiando a morire, il retaggio assottiglia dell’erede. 2
IPPOLIT A
Quattro giorni saranno presto inghiottiti dalla notte;
e i sogni di quattro notti consumeranno il tempo.
E poi la luna, quale arco d’argento
appena teso in cielo, contemplerà la notte
dei nostri fasti.
T ESEO (Esce Filostrato.)
E tu, Filostrato,
incita la gioventù d’Atene all’esultanza,
ridesta il brioso ed alacre spirto della gioia,
ricaccia Malinconia ai funerali -
la pallida dea non s’addice al nostro corteo.
Ippolita, t’ho corteggiata con la spada,
e con la forza ho vinto l’amor tuo. 3
Ora a te mi unirò in chiave diversa -
con cortei, svaghi e trionfi.
Entrano Egeo e sua figlia Ermia, Lisandro e Demetrio.
EGEO

