Page 2247 - Shakespeare - Vol. 1
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LONGAVILLE
Io son deciso. Non è che un digiuno
di soli tre anni. Il corpo languirà,
però la mente siederà a banchetto.
Pancia piena fa zucca magra, e i morsi succolenti
rafforzano le costole, affossano gl’ingegni.
Firma il documento.
DUMAINE
Mio diletto signore, Dumaine è morto al mondo.
I modi più volgari delle gioie terrene
le getta ai vili schiavi d’un mondo infame.
Amore, lusso, soldi, in sé li spegne e soffoca,
per vivere con voialtri di vita filosofica.
Firma anche lui.
BEROWNE
Io, non so che ripetere le loro affermazioni.
Tutto ciò, caro sire, ho già giurato,
cioè, di vivere qui e studiarvi tre anni.
Però, ci sono regole assai severe:
come, in tutto quel tempo, non veder mai una donna -
ma questo, spero bene, non è scritto qui drento;
e non toccare cibo un dì alla settimana,
e un solo pasto gli altri dì, per giunta -
il che, lo spero bene, qui drento non è scritto;
e poi, notte per notte, dormire solo tre ore,
e tutto il dì non farsi mai sorprendere
a fare sissignore, allor ch’io sono aduso
a pensar che non c’è nulla di male
nel dormir tutta notte, e anzi fare
notte buia di mezza la giornata -
ma ciò, lo spero bene, lì drento non è incluso.
Ah, son regole sterili codeste,
son troppo, troppo dure da rispettare,
niente donne, studiare, vegliare e digiunare.
RE
Di tutto ciò hai giurato farne a meno.
BEROWNE

