Page 1853 - Shakespeare - Vol. 1
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SILVIA
Corri alla tomba della donna amata, e strappale il suo.
O quantomeno seppellisci in essa il tuo.
GIULIA
[a parte]
Da quell’orecchio non ci sente.
PROT EO
Madonna, se tanto indurito è il vostro cuore,
concedete all’amor mio almeno il vostro ritratto,
il quadro appeso nella vostra stanza:
ad esso io parlerò, ad esso andran pianti e sospiri.
Se la sostanza della vostra mirabile persona
è votata ad altri, io non son che il simulacro d’un amante,
e al vostro simulacro farò dono verace del mio amore.
GIULIA
[a parte]
Se fosse sostanza, certo la tradiresti
per farne il simulacro che son io. 59
SILVIA
Son quanto mai riluttante a farvi da idolo, signore;
ma poiché alla vostra falsità bene si addice
riverir simulacri e adorare fantasmi,
domattina mandatemi qualcuno, e ve lo farò avere.
E ora, buonanotte.
PROT EO
Sì, la notte dei poveri condannati
che attendon l’esecuzione mattutina.
[Escono Proteo e Silvia]
GIULIA
Oste, volete venire?
OST E
O santi numi! Dormivo della grossa.