Page 1784 - Shakespeare - Vol. 1
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GIULIA

 Appena un po’: delle ariette da nulla.
 Meglio cantare al suon di “Levità d’amore”.

LUCET T A

 Un’aria troppo lieve per un qualcosa di basso.

GIULIA

 Basso? Non ci vorrà un bell’organo per suonarla?

LUCET T A

 Sì: ma se foste voi a cantare, sarebbe una bella musica.

GIULIA

 E perché non tu?

LUCET T A

           Le note alte non fanno per me.

GIULIA

 Vediamola, la canzone. Suvvia, colombella!

LUCET T A

 La stessa solfa di prima: cantiamola fino in fondo...
                              [Giulia la colpisce e le strappa la lettera di Proteo]

 Eppure questa musica non mi piace.

GIULIA

 Non ti piace?

LUCET T A

           No, madonna: è una brutta stecca.

GIULIA

 E tu, colombella, sei troppo sfrontata.

LUCET T A

 No, siete voi che siete stonata
 e guastate l’armonia con brusche variazioni:
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