Page 101 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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     poté  osservarle  di  persona,  ma  fu  interpellato  da
                destra  e  manca:  in  particolare,  a  proposito
                dell’opinione  dei  gesuiti  del  Collegio  Romano,  che
                ritenevano  le  tre  comete  corpi  celesti  molto  più
                lontani della Luna.
                     Sorprendentemente,                              Galileo                   toppò
                completamente  e  sostenne  invece  che  non  erano
                altro che effetti ottici dovuti a un gioco di luce solare
                su  esalazioni  atmosferiche  terrestri.  E  lo  fece  non
                solo  nel  1619  attraverso  l’intermediazione  del
                Guiducci, ma anche nel 1623 di persona, rompendo
                un  silenzio  pubblico  che  durava  dal  1616.
                Ringalluzzito dalla nuova atmosfera romana, egli si
                decise  infatti  a  «fare  uscir  voglia  ad  alcuno  di
                molestare il mastino che dorme, e voler briga con chi
                si tace». E, in particolare, ad attaccare ferocemente
                Lothario Sarsi, alias Orazio Grassi:
                         Non mancano punture contro di me, e tanto più gravi di
                      quelle degli scorpioni, quanto questi, come amici dell’uomo,
                      non  feriscono  se  prima  non  vengono  offesi  e  provocati,  e
                      quello  morde  me  che  mai  né  pur  col  pensiero  non  lo
                      molestai.  Ma  mia  ventura,  che  so  l’antidoto  e  rimedio
                      presentaneo  a  cotali  punture!  Infrangerò  dunque  e
                      stropiccerò l’istesso scorpione sopra le ferite, onde il veleno
                      risorbito dal proprio cadavero lasci me libero e sano.
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