Page 329 - Enciclopedia degli artisti contemporanei.
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Verroca Franco


























































                                  La donna di cuoio - 1991                               bronzo 98 x 40 x 26




        affidavano completamente, senza chiedere nulla in cambio.   Lo dice con il bronzo. Si perché il bronzo parla, sussurra, gri-
        Entrare nel loro mondo fu per l’artista come navigare in un   da. Se lo si sa “interpretare”. Se di esso si riescono a cogliere gli
        pianeta sconosciuto.                                   aspetti più reconditi. Più  segreti. E parla il bronzo di Franco
        Premiato con medaglia d’oro per la ceramica alle mostre ro-  Verroca scultore dal tocco elegante, la cui verve artistica spazia
        mane del 1955- 1959- 1961-1962 dalla Camera di Commer-  nei confini incerti che dividono mito e realtà storica collocan-
        cio Industria e Agricoltura di Roma.                   dolo in una dimensione di apprezzabile originalità.
        Nel  1961 primo premio Festival dell’Unità. Nel 1964 me-  D’altronde ogni sua opera è unica. Irripetibile. Egli, infatti non
        daglia vermeille del Comitato Internazionale per l’Unità e   considera il “pezzo”che esce dalla fonderia. Anzi nell’istante
        l’Universalità della cultura.                          magico in cui la cera diventa bronzo scatta l’impoderabile. Ed
        Nel  1966 Premio internazionale Europa della prima mostra   ecco le sfumature, ecco le iridescenze, ecco… l’effetto Verroca.
        europea del bozzetto.                                  Un effetto che tinge l’opera del colore del l’ossidazione, rag-
        Nel  1967 medaglia d’oro Comune di Rieti “Carnevale Re-  giunto con i nitrati e il fuoco,del “reperto primigenio”: un te-
        atino”. Nel  1968 Primo premio ma.ce.m. Nel  1970 Primo   schio di cavallo le cui improbabili corna rimandano ai molti
        premio  internazionale  per  una  medaglia  commemorativa   scheletri di animali incontrati nella savana.
        del 20 settembre 1970, bandita dal Grande Oriente d’Ita-  Una scultura di calma solenne e di massiccia potenza. Notevoli
        lia. Nel  1972 medaglia d’oro per la scultura del Comune di   le borchie, i chiodi che idealmente cuciono ciò che resta di una
        Venezia.                                               creatura possente alle carni lacerate di una donna…”
        Ha esposto in numerose mostre personali e collettive.  Jenni Gatta

       D’Arte                                                                                                  319
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