Page 314 - Enciclopedia degli artisti contemporanei.
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Tronchi Luciano
Le sculture in ferro, di Luciano Tronchi, fatte di viti e bulloni han-
no richiamato l’attenzione di numerosi esperti artistici: i loro giudizi
esprimono consensi per la originalità dell’opera e per il genio creativo che
l’artista vi ha profuso.
Viti e bulloni assumono ora le sembianze di un moderno Don Chisciotte,
ora di una figura dantesca, di una lirica profonda, ora di un momento di
ribellione “la fabbrica dei gladiatori” ora di un momento di distensione,
come la originalissima scacchiera in ferro con pedine in ferro ed acciaio,
autentico capolavoro di creatività.
Le sculture di Luciano Tronchi non sono soltanto frutto di spigliata fan-
tasia ma espressione visiva di dualismi complementari.
L’artista vive il contrasto apparente dei simboli sociali esaltandoli nelle
sue costruzioni “robot”, consolo e pago comunque di essere solo un croni-
sta dell’universo.
Leone bullonico - San Marco Evangelista - 1975 acciaio brunito30 x 20
Luciano Tronchi nasce a Parma nel 1952.
Cronista dell’universo,usando solo viti e bulloni,assurge a poeta del ferro
e dell’acciaio, intuendo il “dinamismo eterno” del mondo cogliendone le
reiterate immobili fasi.
Originale compositore della materia, con un ingegno straordinario, in-
venta un nuovo linguaggio plastico, punto culminante dell’evoluzione
delle forme scultoree.
Singolare anima del mondo operaio che lavora nelle officine-fabbriche,
Tronchi è la realistica trasposizione spontanea dell’essenza del nostro
tempo, tessuto di Viti e Bulloni.
Vitali immagini tradotte in opere che testimoniano l’ingegno e il destino
della Civiltà Petrolifera.
Le sculture “Bullomeccaniche” di Luciano Tronchi, esprimono un rin-
novamento creativo legato alla fedeltà nella tradizione, una forte armo-
nia, fusione tra arte e artista.
Le sue opere “Trigonometriche” nello spazio, in comunione a luoghi di
vita ascetica, appaiono simboli di dominio terreno e insieme di mistico
isolamento; sculture del passato, nostre contemporanee.
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