Page 3078 - Shakespeare - Vol. 3
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alla superba Atene, la cui caduta è il traguardo
               della sua ambizione.
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                                                    Scena IV         EN



                  Suono di trombe. Entra Alcibiade con le sue truppe davanti ad Atene.



              ALCIBIADE
               Per questa città codarda e lasciva
               intonate il nostro arrivo tremendo.
                                                                                   [Trombe a parlamento]

                                          Sulle mura compaiono i Senatori.
               Finora avete riempito il tempo
               di sfrenato arbitrio, rendendo
               le vostre volontà il bersaglio della giustizia.            39

               Finora io e quanti dormivamo
               all’ombra del vostro potere, abbiamo
               vagato con le braccia incrociate ed espresso
               la nostra sofferenza invano. Ora

               il tempo è maturo e il midollo già inerte
               diventa vigoroso e grida “basta”.
               Ora gli oppressi prima senza fiato
               siederanno ansanti sulle vostre poltrone

               e il fiato mancherà all’arroganza, senza voce
               per la paura e l’orrore della fuga.



              PRIMO SENATORE
               Nobile, e giovane:
               quando le tue prime proteste erano
               una semplice idea, prima che tu avessi

               la forza, e noi motivo di temere,
               ti inviammo messaggeri per lenire la tua ira,
               cancellare la nostra ingratitudine, con affetto

               assai più grande di entrambe.


              SECONDO SENATORE
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