Page 1368 - Shakespeare - Vol. 3
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     non l’ha inventata un inveterato           201   farabutto,
               una canaglia imbrogliona e insinuante,
               per procurarsi un posto: ci metto la testa.
              IAGO
               Puah, uomini così non ce ne sono; impossibile.
              DESDEMONA
               Se ce n’è uno, che Iddio lo perdoni.
              EMILIA
               Lo perdoni il capestro, e l’inferno
               si roda le sue ossa! Perché chiamarla
               puttana? Chi sarebbe il suo amante?
               E dove, come, quando, su che basi?
               Il Moro si è lasciato infinocchiare
               da una lercia canaglia,        202  da un furfante,
               un vile farabutto. Smascheri il cielo
               questi delinquenti, e in ogni mano onesta
               metta una frusta per sferzarli nudi
               da un capo all’altro di questo mondo!
              IAGO
               Parla più piano.
              EMILIA
                               Oh, accidenti a lui!
               È stato uno di questi       203  a rovesciare
               il tuo cervello    204  come fosse un guanto
               e a farti sospettare di me col Moro.
              IAGO
               Sei una stupida, smettila.
              DESDEMONA
                               Buon Iago,
               che cosa devo fare per riconquistare
     	
