Page 2751 - Shakespeare - Vol. 2
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Riposa, spada! Sei sazia di sangue e di morte.
Entrano Achille e i suoi Mirmidoni.
ACHILLE
Guarda, Ettore, ora il sole comincia a tramontare,
e l’orrida notte gli ansima alle calcagna.
E proprio al tramonto, mentre il sole s’abbuia
per chiudere il giorno, si chiude la vita di Ettore.
ETTORE
Sono disarmato! Greco, non approfittarne!
ACHILLE
Colpite, uomini, colpite! È lui che cerco!
Ettore cade.
E così cadi tu, Ilio! Ora tu, Troia, sprofonda!
Qui giace il tuo cuore, il tuo nerbo, la tua spina dorsale.
Avanti, Mirmidoni, gridate tutti a gran voce:
“Achille ha ucciso il potente Ettore”.
Suona la ritirata.
Ascoltate! I Greci si ritirano.
MIRMIDONI
Anche la tromba dei Troiani suona la ritirata.
ACHILLE
L’ala di drago della notte avvolge la terra,
come un arbitro separa gli eserciti.
La mia spada ha mangiato a metà, e ancora ha fame,
ma se ne va a letto, contenta di questo ghiotto spuntino.
Forza, legate il suo corpo alla coda del mio cavallo;
trascinerò il Troiano in giro per il campo.
Escono.
Scena IX EN