Page 2316 - Shakespeare - Vol. 2
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Dodici pulci pianche vanno pene sul vecchio plusone; passanti, ci stanno
pene; la pulce è di casa per l’omo, e significa amore.
SHALLOW
Ma don Ughetto, il luccio è pesce guizzante. Sul vecchio plusone ci metterei
un baccalà. 6
SLENDER
E io lo posso inquartare il mio blasone, zietto?
SHALLOW
Caspio se lo puoi fare! Ma prima devi sposarti.
EVANS
Cosa? Lo disfa, io dico, se ve lo squarta. 7
SHALLOW
Sù non diciamo castronerie.
EVANS
Ma sì, per la Monna! Se lo fa in quattro e se ne piglia un quarto, a voi del
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plusone vi restan solo le code, a mio modesto parere. Lasciamo perdere,
vah! Se il sere Falstaff vi ha pigliati per fessi, qua ci son io uomo di chiesa, e
parato a metterci una puona parola, per far rattoppamenti e cucimenti in tra
voi.
SHALLOW
Mi appellerò al consiglio reale; è un caso di turbativa.
EVANS
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E ché, portare in consiglio una turpativa non parmi lecito no! Non ci è fifa di
Domineddio nella turpativa. Stàteci pene attenti, ché il consiglio vorrà trattar
di fifa di Domineddio, micca vorrà trattare di turpativa. Stàteci attenti pene.
SHALLOW
Ah per la potta di Puccio! S’io fussi giovine ancora, cotesta faccenda la
spaccerebbe il mio brando.