Page 2315 - Shakespeare - Vol. 2
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                                                    ATTO I           EN





                                                                  2
                                                    Scena I          EN


                             Entrano il giudice Shallow, Slender e Don Ugo Evans



              SHALLOW
          Don Ughetto, non v’affannate a convincermi: io ne vo’ fare un caso da corte
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          suprema, vo’ farne.  Fuss’egli venti volte Ser John Falstaff, non piglierà pe’
          fondelli Roberto Shallow, Scudiere.



              SLENDER
          Che sù da noi in contea è Giudice di Pace e Coram.                   4



              SHALLOW

          Tu dici bene, nipote, e Custalorum.


              SLENDER

          Sorbole! E Ratolorum! E uno di nobile parto, messer curato, un omo che in
          ogni fattura, quietanza, atto o contratto, si pò firmare “Armigero”, niente di
          manco: “Armigero”!



              SHALLOW
          Messere che sì, io lo fò e l’ho fatto a ogni tempo, son trecent’anni a ora.



              SLENDER
          Eh  sì,  l’han  fatto  i  suoi  posteri  prima  di  lui,  e  lo  faranno  i  proavi  che  gli

          tengono adrieto: in sul blasone ci schiaffano i dodici lucci bianchi.                   5



              SHALLOW
          L’è il mio vecchio blasone, oh va’!



              EVANS
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