Page 2148 - Shakespeare - Vol. 2
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Addio, buon Stratone. Cesare, calmati adesso.
               Non ti uccisi così volentieri come ora me stesso.                174
                                                                           Si getta sulla spada e muore.


               Trombe e tamburi. Ritirata. Entrano Antonio, Ottaviano, Messala, Lucilio e

                                                        l’esercito.


              OTTAVIANO

          Chi è quest’uomo?



              MESSALA
               L’uomo del mio capo. Stratone, dov’è il tuo capo?



              STRATONE
               Libero dalla schiavitù in cui tu ti trovi, Messala.
               I vincitori non possono farne che un rogo.
               Perché solo Bruto ha sopraffatto se stesso,

               e nessuno riceve onore dalla sua morte.



              LUCILIO
               Così doveva essere trovato Bruto. Ti ringrazio, Bruto,
               hai dimostrato vere le parole di Lucilio.            175



              OTTAVIANO
               Tutti quelli che hanno servito Bruto io li prenderò con me.
               Uomo, vuoi dedicare a me il tuo tempo?



              STRATONE

               Sì, se Messala mi raccomanda a voi.


              OTTAVIANO

          Fallo, buon Messala.



              MESSALA
          Come è morto il mio capo, Stratone?



              STRATONE
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