Page 2031 - Shakespeare - Vol. 2
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FLAVIO

               Che mestiere, furfante? Furfante buono a nulla, che mestiere?



              CIABATTINO
          No,  signore,  vi  supplico,  non  uscite  dai  gangheri.  Ma  se  vi  scalcagnate,
          signore, io posso ripararvi.        4



              MARULLO
               Che vuoi dire con questo? Ripararmi, insolente?



              CIABATTINO
          Beh, signore, rifarvi le scarpe.



              FLAVIO

          Sei un ciabattino, è così?


              CIABATTINO
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          È così, signore, mi guadagno da vivere solo col punteruolo.  Non mi ficco in
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          faccende di commercio, né in faccende di donne;  ma con tutto ciò  io sono,
          in  verità,  signore,  un  chirurgo  di  vecchie  scarpe:  quando  sono  in  gran
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          pericolo, io le risano ricoprendole.  Quanta brava gente ha mai pestato terra
          su cuoio di vitello, son tutti passati per la mia mano d’opera.


              FLAVIO

               Ma perché non sei nel tuo negozio oggi?
               Perché ti porti dietro questi uomini per le strade?



              CIABATTINO
          Veramente, signore, per consumargli le scarpe, in modo da aver più lavoro.
          Ma a dir la verità, signore, facciamo festa per vedere Cesare e per gioire del

          suo trionfo.



              MARULLO
               Perché gioire? Che conquiste porta in patria?
               Quali prigionieri lo seguono a Roma
               per onorare in ceppi le ruote del suo cocchio?
               Voi, teste di legno, pietre, peggio che cose insensibili!
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