Page 780 - Shakespeare - Vol. 1
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Enrico e suo figlio fatti fuori; Clarence, ora tocca a te,
     e liquiderò gli altri ad uno ad uno;
     non avrò stima di me finché non sarò il primo. 79
     Getterò il tuo corpo in un’altra stanza, io, vittorioso,
     Enrico, nel giorno del tuo eterno riposo.

                                                                       Esce [con il cadavere].

                                  Scena VII EN

    Squilli di tromba. Entrano Re [Edoardo], la Regina [Elizabeth], Clarence,
       Gloucester, Hastings, una balia [con il principino] e il seguito. 80

     RE EDOARDO

     Di nuovo sediamo sul trono regale d’Inghilterra
     riconquistato con il sangue dei nemici;
     che valorosi avversari, simili a spighe autunnali,
     abbiamo mietuto al culmine della loro superbia:
     tre duchi di Somerset, tre volte rinomati
     come campioni forti e inoppugnabili;
     due Clifford, cioè il padre e il figlio,
     e due Northumberland - due uomini più valorosi
     mai spronarono i loro destrieri al suono della tromba;
     con loro, i due orsi valorosi, Warwick e Montague,
     che nelle loro catene imprigionarono il leone regale
     e fecero tremare le foreste con i loro ruggiti.
     Così abbiamo sgomberato il nostro seggio da ogni motivo
     di apprensione, e fatto sicuro sgabello dei nemici.
     Vieni qui, Bess, e fammi baciare il mio ragazzo.
     Giovane Ned, per te i tuoi zii e io stesso nelle armature
     abbiamo vigilato la notte invernale -
     e marciato nel torrido calore dell’estate -
     affinché tu potessi riprenderti in pace la corona:
     tu mieterai la ricompensa delle nostre fatiche.

     GLOUCEST ER

[in disparte]
     Farò inaridire il suo raccolto, quando sarà piegata
     la tua testa; non sono ancora apprezzato nel mondo.
     Questa spalla fu concepita così grossa da sollevarsi,
     e solleverà un bel peso, o mi spezzerà la schiena:
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