Page 2107 - Shakespeare - Vol. 1
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a scioglierti nel pianto; tuo nonno ti amava tanto;
quante volte ti ha fatto ballare sul ginocchio,
ha cantato per addormentarti, tuo cuscino
il suo amoroso petto; tante storie ti ha raccontato,
e ti diceva di tenere a mente i suoi bei racconti
per poterli poi narrare quando fosse morto e andato.
MARCO
Quante volte, migliaia, queste povere labbra,
quando erano in vita si sono scaldate sulle tue!
Oh, dolce ragazzo, da’ loro adesso l’ultimo bacio. 294
Digli addio, affidalo alla tomba;
fagli questa gentilezza e congedati da lui.
RAGAZZO
O nonno, nonno, con tutto il mio cuore,
vorrei essere morto io, se tu potessi vivere di nuovo!
O signore, il pianto non mi fa parlare,
le lacrime mi soffocano se apro la bocca.
Rientrano i servi con Aaron.
ROMANO
Tristi Andronici, siano finiti i vostri dolori:
emettete la sentenza contro questo esecrande furfante
che è stato l’ideatore di questi atroci eventi.
LUCIO
Mettetelo nella terra fino al petto e affamatelo
stia lì e vaneggi e urli per il cibo.
Se qualcuno o gli dà aiuto o lo compatisce,
morirà per tale colpa. Questa è la nostra condanna.
Che qualcuno provveda a ficcarlo nella terra.
AARON
Ah perché dovrebbe essere muta l’ira e zitta la furia?
Non sono un bambino io, che con vili preghiere
mi debba pentire dei mali che ho commesso;
diecimila anche peggiori di quanti mai ne ho fatti
vorrei mettere in atto, potessi fare secondo il mio volere.