Page 1650 - Shakespeare - Vol. 1
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Sono io, sire, quello di Corinto.

DROMIO E.

 E io con lui.

ANTIFOLO E.

                Condotti a questi lidi
 da un famoso guerriero, Menafone,
 che era vostro zio.

ADRIANA

                Si può sapere
 chi ha pranzato con me quest’oggi?

ANTIFOLO S.

                Io,
 mia gentile signora.

ADRIANA

                E voi non siete
 mio marito?

ANTIFOLO E.

                Direi proprio di no.

ANTIFOLO S.

 Lo dico anch’io: ma lei così credeva,
 e questa gentildonna, sua sorella,
 mi ha chiamato fratello. [A Luciana] Quel che ho detto
 spero presto poterlo dimostrare,
 se non è un sogno quel che vedo e sento.

ANGELO

 E questa è la catena che vi ho dato.

ANTIFOLO S.

 Penso di sì, non sarò io a negarlo.

ANTIFOLO E.
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