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di questo strano giorno, accompagnateci:
tutti infine saranno soddisfatti.
Ho sofferto per voi trentatré anni,
per voi, figlioli, senza mai sgravarmi
di questo peso, di questo travaglio.
Il Duca mio marito, i miei due figli,
e anche voi due, vivente calendario
della nascita loro, insieme a me,
celebrerete un giorno di battesimo.
Dopo tanto dolore, una rinascita.
DUCA
Sarò ben lieto di esservi padrino. 71
Escono tutti, [tranne] i due Dromi e [i] due fratelli [Antifoli].
DROMIO S.
[ad Antifolo di Efeso]
Padrone, allora debbo ritirare
il bagaglio che è a bordo?
ANTIFOLO E.
Di che parli?
Qual è il bagaglio che avresti imbarcato?
DROMIO S.
Quello depositato giù al Centauro.
ANTIFOLO S.
È a me che parla: sono io il padrone.
Ma adesso vieni, poi ci penseremo.
E abbraccia tuo fratello, fagli festa!
Escono [i fratelli Antifoli].
DROMIO S.
Senti, c’è una grassona in casa vostra
che oggi mi voleva cucinare
credendo fossi tu, ma per fortuna
adesso è mia sorella, non mia moglie.
DROMIO E.