Page 225 - Keplero. Una biografia scientifica
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     luogo  alla  particolare  disposizione  simmetrica  dei  semi
                all’interno del frutto maturo sembra non essere necessaria una
                informazione  contenuta  nel  seme  della  pianta.  La  forma
                ricorrente  sarebbe  piuttosto  determinata  da  una  esigenza
                pratica, che emerge quando i semi della pianta si accrescono e
                cercano di disporsi in modo da occupare meno spazio possibile.
                Lo studio delle possibili disposizioni di sfere nello spazio occupa
                un  posto  centrale  nel  trattato.  Le  sfere  inizialmente
                rappresentano l’astrazione dei semi di melagrana, ma presto si
                trasformano  in  oggetti  astratti,  detti  «sferule»  o  «globuli»,  in
                grado  di  fungere  da  modello  per  una  generica  sostanza,
                immaginata  come  un  insieme  discontinuo  di  piccole  parti
                identiche.  Queste  parti,  nel  caso  della  neve,  saranno  le
                minuscole  goccioline  di  vapore  condensato,  le  guttae  vapidae,
                che Keplero chiama anche atomi di neve. È però necessaria una
                precisazione.          Del       problema          dell’ottimizzazione            della
                disposizione  di  sfere  si  era  occupato  poco  prima  Thomas
                Harriot,  che  in  quegli  anni  teneva  una  corrispondenza  con
                Keplero  soprattutto  su  questioni  di  ottica.  Sir  Walter  Raleigh
                aveva  affidato  ad  Harriot  l’incarico  di  trovare  la  maniera
                migliore  di  stipare  le  palle  da  cannone  all’interno  della  stiva
                delle navi. Harriot aveva individuato la stessa soluzione che sarà
                poi indicata da Keplero, ma senza sottolinearne una superiorità
                o una utilità più generale. Thomas Harriot era anche un noto
                sostenitore  dell’atomismo.  Per  questo  motivo  Keplero,  in  un
                trattato dove si assimilano le goccioline di vapore a delle sferule,
                e  poi  le  si  dispone  secondo  il  modello  di  Harriot,  si  sente  in
                dovere  di  dichiarare  apertamente,  già  nelle  prime  righe,  che
                rigetta con decisione le teorie atomiste. Keplero non crede che





