Page 518 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Il resto del «dialogo» della terza giornata evidenzia delle
modifiche al bel teorema di Galileo secondo cui la discesa lungo
le corde che iniziano nel punto piú alto o si concludono nel
punto piú basso di un cerchio verticale avviene nel medesimo
tempo. Questa verità spinge Sagredo a una «contemplazione
[…] veramente bellissima»: immaginiamo di lasciar cadere,
nello stesso istante, una grande quantità di palle lungo piani
inclinati in tutte le direzioni a partire da un unico punto. Le
palle si dispongono lungo un cerchio che si allarga sempre piú
al passare del tempo. Un altro modo di realizzare un cerchio in
moto, che si ingrandisce al passare del tempo, è lanciare un
ciottolo in uno stagno calmo; mentre però nel primo caso i
cerchi in espansione rimangono tangenti l’uno all’altro nel
punto di lancio, nel secondo si allargano a partire dal punto in
cui il ciottolo ha colpito lo stagno, al centro. Tali considerazioni
strappano a Simplicio il suo contributo piú originale: «quel
potersi assegnare per luogo di tale emanazione tanto il centro
infimo quanto l’altissima sferica superficie, mi fa credere che
possa essere che qualche gran misterio si contenga in queste
vere ed ammirande conclusioni; misterio, dico, attenente alla
creazione dell’universo […] ed alla residenza della prima
causa». Aveva forse in mente la «caduta pisana»? Salviati non