Page 176 - Enciclopedia degli artisti contemporanei.
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Gazzera Romano













































                      Pensèe bianca - 1956                                                                                                           olio 75 x 65








        Romano Gazzera, nato a Ciriè (Torino) il 18 agosto 1906,   rino. Nel 1941 una sua personale a Milano conobbe un tale
        morì a Torino il 24 maggio 1985 al n. 16 della metafisica   successo da affermarlo sul piano nazionale. Questa esposi-
        piazza Vittorio Veneto, ove si trova tutt’ora il suo studio.  zione suscitò tanto rumore da far nascere il “caso Gazzera”
        Inizia dipingere giovanissimo e, per assecondare la volontà   in  opposizione  alla  pittura  ufficiale  del  “Novecento”  ed  il
        del padre, Ministro della guerra, si laurea in lettere e giuri-  successo si dovette particolarmente alla qualità della sua pit-
        sprudenza. Dopo aver esercitato per alcuni anni la professio-  tura che continua, con un linguaggio attualissimo, la grande
        ne di avvocato, la lascia per consacrarsi definitivamente alla   tradizione italiana, realizzando una serie di favole, ritratti,
        sua vera vocazione: la pittura.                        preziose nature morte.
        Nel 1925-26 avviene il vero impatto con Parigi. Il Louvre,   Nel 1943, anno difficile per la storia d’Italia, Gazzera espone
        la contemplazione dei capolavori mondiali di tutti i tempi,   alla IV Quadriennale di Roma, dove i suoi dipinti, ospitati
        le gallerie della “Rive Gauche”, i quartieri cari alla pittura di   nel salone d’onore, raccolgono un successo ancora maggio-
        mezza Europa: Montparnasse, Pigalle, le cento teorie e idee   re di quello ottenuto due anni prima a Milano. Nel 1946
        nuove che facevano di Parigi la fucina degli artisti di tutto il   nasce la folta schiera delle “scimmie in costume”, nel 1949
        mondo.                                                 è la volta dei personaggi “orientali” e delle “battaglie” che
        La  successiva  fase  della  sua  vita  artistica  nasce,  dunque,   diventeranno celebri l’anno successivo alla Bucintoro di Ve-
        all’insegna della ricerca, di altri viaggi di studio, del peregri-  nezia nella prima Antibiennale organizzata da Gazzera con
        nare con spirito attento e consapevole nelle sale dei musei e   Giorgio de Chirico.
        delle gallerie di tutta Europa, per approfondire i grandi del   Dal 1950 la pittura di  Gazzera  si  fa chiara,  abbandona la
        Rinascimento ma soprattutto gli artisti spagnoli, da El Gre-  “pittura a emulsione” e si avvale esclusivamente della pittura
        co a Velasquez e a Goya.                               “oleoresinosa” e della pittura “mista”, ottenendo una mate-
        Nel 1929 Gazzera viene invitato al Palazzo delle Esposizioni   ria più sottile, più luminosa, più aerata. Nascono così i famo-
        di Roma, nel 1931 e nel 1935 partecipa alla I e alla II Qua-  si “fiori giganti” a seguito di un’intuizione concretizzatasi
        driennale d’Arte Nazionale, sempre a Roma, ed è presente   qualche anno prima, nel corso di un mitragliamento aereo,
        in varie esposizioni alla Promotrice delle Belle Arti di To-  che darà vita a un invenzione del tutto inedita nella storia

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