Page 1841 - Shakespeare - Vol. 4
P. 1841

50    EN



               Come mi è penoso continuare nel cammino

               quando ciò che anelo, fine del mio triste andare,
               insegnerà alla quiete e a quel riposo a dirmi
               quante son le miglia che mi separan dall’amico.
               La bestia che mi porta, stanca del mio dolore,

               avanza lentamente per quel peso che mi grava,
               come se la poveretta capisse per istinto
               che il suo cavalier non ama la fretta che allontana:
               non eccita il suo passo il crudele sprone

               che talvolta l’ira le affonda nella carne,
               a quello fiocamente essa risponde con un gemito,
               più penetrante in me del ferro nel suo fianco;
                               perché il suo sordo gemito richiama alla mia mente

                               che davanti c’è dolore e alle spalle la mia gioia.
   1836   1837   1838   1839   1840   1841   1842   1843   1844   1845   1846