Page 1839 - Shakespeare - Vol. 4
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               Quanto fui prudente prima di partire

               nel metter sotto chiave ogni piccolezza
               affinché al mio uso le trovassi ancora
               salve da mani profane, in sicura custodia!
               Ma tu, al cui confronto i miei gioielli sono nulla,

               mio prezioso conforto, or mia più grande angoscia,
               tu, immensa mia letizia ed unico mio pensiero,
               sei rimasto preda di ogni ignobil ladro.
               Io non ti ho rinchiuso in nessun forziere

               se non dove non sei, anche se là ti sento,
               nell’affettuosa cerchia stretta del mio cuore,
               dal quale a tuo piacere puoi venire e andare;
                               e perfin di là, io temo, tu mi sia rubato,

                               perché onestà vien ladra per un valor sì ambito.
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