Page 1838 - Shakespeare - Vol. 4
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               I miei occhi e il cuore son venuti a patti

               ed or ciascuno all’altro il suo ben riversa:
               se i miei occhi son desiosi di uno sguardo,
               o il cuore innamorato si distrugge di sospiri,
               gli occhi allor festeggian l’effigie del mio amore

               e al fantastico banchetto invitano il mio cuore;
               un’altra volta gli occhi son ospiti del cuore
               che a lor partecipa il suo pensier d’amore.
               Così, per la tua immagine o per il mio amore,

               anche se lontano sei sempre in me presente;
               perché non puoi andare oltre i miei pensieri
               e sempre io son con loro ed essi son con te;
                               o se essi dormono, in me la tua visione

                               desta il cuore mio a delizia sua e degli occhi.
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