Page 2570 - Shakespeare - Vol. 3
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Note
1 I, i, 1-2 Dotage (= infatuazione senile, istupidimento) e «traboccare» enunciano subito, in apertura,
uno dei Leit-motiven intimamente contraddittori del dramma.
2 I, i, 6 Gli elisabettiani ritenevano Cleopatra un’africana, mentre i Tolomei erano di stirpe macedone.
3 I, i, 17 Richiamo all’Apocalisse, XXI, 1, che subito proietta l’azione su una dimensione amplissima:
ma il comportamento è quello di due sciocchi innamorati.
4 I, i, 33 L’idea o l’augurio della dissoluzione preannuncia egualmente un leit-motiv cruciale, ripreso in
II, v, 78 e 94 e nel discorso d’Antonio che svanisce come le forme indistinte delle nubi (IV, xiv).
5 I, i, 35-36 Concetto ripreso in V, ii, 7-8.
6 I, i, 49-50 Per un’analoga lode di Cleopatra messa in bocca a Enobarbo, cfr. II, ii, 238-240;
analogamente, a proposito di Antonio, I, v, 59-60 e V, i, 30-31.
7 I, ii La scena esemplifica la frivolezza e la dissipazione d’Egitto, in cui si inserisce (v. 80 sgg.) il
richiamo alla «serietà» di Roma e la «crisi» di Antonio (vv. 113-114). Il piatto della bilancia alla fine
della scena propende decisamente verso Roma.
8 I, ii, 39 Altri intendono invece: «ti perdono perché sei un mago».
9 I, ii, 140 L’immagine della morte (maschile in inglese) vista come amante di Cleopatra è ripresa da
Carmiana (V, ii, 315-316) e da Cleopatra stessa (V, ii, 294); un’analoga imagery riferita ad Antonio
è in III, xiii, 193 e IV, xiv, 99-101. Tale identificazione «concettosa» è frequente in Shakespeare e
negli elisabettiani.
10 I, ii, 191-192 Si riteneva che il crine del cavallo, immerso nell’acqua, si trasformasse per abiogenesi
in un serpente.
11 I, iii, 37 Altri intendono race = smack, flavour, e cioè: «che non avesse sapore celestiale».
12 I, iii, 41 Secondo l’uso del tempo, la regina d’Egitto viene, qui e altrove, chiamata col nome del
regno, semplicemente: Egypt.
13 I, iii, 53 Metafora medica applicata alle condizioni politiche, frequente in Shakespeare e nel periodo.
14 I, iii, 63 Allusione all’uso romano (oggi messo in discussione) di raccogliere in «vasi lacrimali» le
lacrime sparse per onorare i defunti.
15 I, iii, 68 Nuova allusione ad una forma di abiogenesi.
16 I, iii, 84-85 Allusione sarcastica alle capacità istrioniche di Antonio. Ma la famiglia degli Antonii faceva
risalire la propria ascendenza ad Antonio, figlio di Ercole. Cfr. sotto, IV, xii, 44.
17 I, iii, 90 Comportandosi come Antonio, la memoria «tradisce, vien meno». La frase è
particolarmente pregnante e ambigua.
18 I, iii, 100 Il «successo», con tipico gusto concettista, è visto come un tappeto da stendere ai piedi
di Antonio. − Con questa «virata» finale, Cleopatra mitiga l’insuccesso di una magnifica schermaglia
(sostanzialmente perduta) con Antonio.
19 I, iv Diverso è il modo, lo stile e il linguaggio del mondo romano: fattuale, business-like, freddo ed
efficiente, cinico, tanto quanto è sognante, sospeso, caldo e «dissipatore» quello egiziano.
20 I, iv, 6 Cleopatra era stata maritata da Cesare al fratello minore, appena bambino (che pare fosse
da lei avvelenato). Cfr. sotto, II, i, 37: «Egypt’s widow». − Non c’è menzione di questi fatti in