Page 2590 - Shakespeare - Vol. 2
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PROLOGO EN
Entra il Prologo in armi
PROLOGO
Troia è la scena. Dalle isole di Grecia
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i principi orgogliosi, di fuoco il sangue nobile,
ad Atene hanno spedito navi
cariche di quello che bisogna
a una guerra senza quartiere. Sessantanove
teste coronate salpano dalla baia d’Atene,
loro meta la Frigia, giuramento
abbattere Troia, nelle cui salde mura
Elena, la rapita moglie di Menelao,
dorme con Paride lascivo: per questo è guerra.
A Tenedo è lo sbarco, lì vomita la flotta
dal suo capace ventre il carico cruento.
Ora sulla dardanica pianura,
i rilucenti e ancora intatti Greci
piantano i loro fieri padiglioni.
Ma le sei porte serra la città di Priamo,
chiude Dardana e Timbria, Eliade e Chetade, Troade
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e Antenoride con massicce sbarre,
attorno ai figliuoli di Troia. Dall’una e l’altra parte
ora gli animi inquieti solo l’attesa attizza;
tutti, Greci e Troiani, mettono in gioco
tutto ciò che hanno. Ed io qui mi presento,
Prologo armato, non per sostenere
la penna dell’autore, la voce degli attori,
ma, in piena concordia col soggetto,
per dirvi, cortesi spettatori, che il dramma
salterà le iniziali schermaglie della guerra
per cominciare nel mezzo, e poi passare