Page 1875 - Shakespeare - Vol. 2
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OLIVER
Salve a te, sorellina.
(Esce.)
ROSALINDA
O caro Orlando, come mi spiace vederti portare il cuore al collo!
ORLANDO
Veramente si tratta del braccio.
ROSALINDA
Ah sì? Pensavo le sgrinfie del leone t’avessero ferito il cuore.
ORLANDO
Ferito è senz’altro, ma da occhi di donna.
ROSALINDA
Te l’ha detto tuo fratello di come ho finto di svenire alla vista del fazzoletto?
ORLANDO
Sì, e pure d’altre e maggiori meraviglie.
ROSALINDA
Ah, sicuro! È tutto vero. Non ho mai visto niente di più inopinato, a parte il
cozzo di due caproni e la smargiassata di Cesare 2 5 quando venne, vide e
vinse. Tuo fratello e mia sorella si son conosciuti e guardati, guardati e amati,
amati e sospirati. Appena messisi a sospirare se ne son chiesta la ragione, e
saputa la ragione han cercato il rimedio. E così passo a passo han fatto due
scale che li portano a nozze, e devon salirle incontanente sennò faranno
gl’incontinenti prima del matrimonio. Son proprio in furor d’amore e han
bisogno d’accoppiamento. Neanche a bastonate li puoi staccare.
ORLANDO
Si sposano domani e io invito il Duca alla cerimonia. Però com’è amaro
guardare la felicità con gli occhi altrui! Domani la mia depressione sarà forte
come la gioia che penso avrà mio fratello a possedere ciò che desidera.